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CENTRO STUDI CREDITHOME24 - NOTIZIE SUI MUTUI

L’anno 2024 si profila come un momento di svolta per i mutui green, che hanno raggiunto una quota superiore

al 10% sul totale delle erogazioni. Una percentuale che esprime la progressiva di@usione di questo strumento

finanziario, che incentiva sia l’acquisto di unità in classe A e B sia le ristrutturazioni per migliorare

l’eIicienza energetica dell’immobile di almeno il 30%, ovvero con un "salto" di almeno due classi

energetiche.

Guardando solo a qualche anno fa, nel 2020 i mutui verdi toccavano appena il 3% del totale, per passare al

6,5% nel 2023: un trend di continua espansione che ha portato a un’incidenza del 10% nel 2024, con un picco

del 16% toccato lo scorso agosto. Questa la fotografia restituita dall’Osservatorio di Qualis Credit Risk, che

attribuisce questa crescita alla crescente sensibilità verso le tematiche di sostenibilità ambientale ma

anche all’impegno degli istituti finanziari per allineare le proprie strategie ai traguardi dettati dallo European

Green Deal, il pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l'Unione Europea sulla strada di una

transizione verde.



Dall’analisi condotta dall’Osservatorio di Qualis, le case green emergono come un investimento lungimirante

e di qualità, un mezzo per mantenere o rivalutare nel tempo il valore del proprio immobile. Il maggior costo

iniziale di acquisto, in media pari a 191,8 mila euro, circa 59 mila euro in più rispetto al non green, si recupera

infatti nel tempo, rivelandosi una scelta finanziariamente premiante. Questo grazie alle condizioni finanziarie

favorevoli applicate, con un -47 bps nel 2024 che si traduce, alle condizioni attuali, in un risparmio di 18.000

euro sui 30 anni di durata media dei mutui green. A ciò si aggiungono i minori consumi, che portano a un

ulteriore risparmio energetico di 1.067 euro annui, equivalente a circa 32.000 euro in 30 anni. Si tenga infine

conto del potenziale valore di rivendita, significativamente superiore a quello delle case non green.

La ricerca rivela inoltre che i mutuatari green hanno in media 3,6 anni in meno rispetto a coloro che scelgono

un mutuo tradizionale (35,4 anni vs 39 anni) e che quasi la metà di loro, il 48,9%, rientra nella fascia tra i 30 e

i 40 anni. Oltre il 56,7% dei mutui verdi viene acceso da due richiedenti, a dimostrazione che si tratta di un

progetto di coppia o familiare di lungo periodo. Inoltre, a livello geografico, questa tipologia di mutui trova in

generale una maggiore di@usione al nord, con una tendenza ad espandersi anche in altre regioni; in

particolare, nel 2024 spiccano Lombardia, Lazio, Veneto e Sardegna.

"Secondo gli obiettivi della Direttiva Europea Case Green, entro il 2033 in Italia sarà necessario riqualificare il

42% degli immobili, per un costo totale tra i 260 e i 320 miliardi di euro, con il mercato del credito che dovrà

contribuire con circa la metà di tali somme – dichiara Vittorio Bruno, Head of Commercial and Underwriting

di Qualis Credit Risk. – Risulta quindi ancora più significativo come il mercato del credito rappresenti il ruolo

di leva strategica per supportare la transizione ecologica del mondo immobiliare"





Esempio MUTUI GREEN ipotizzando:

Acquisto 125.000 euro mutuo 100.000 euro durata 30 anni tasso fisso green

BNL Mutuo Green tasso 2,50%

Rata 395,12 euro

Spese: istruttoria 500 euro perizia 350 euro imposta sost. 0,25%

Credit Agricole Green tasso 2,48%

Rata 394,08 euro

Spese: polizza CPI CACI Istr. 0 Spese Perizia 0 Imposta Sost. 0,25%

MPS Green tasso 2,54%

Rata 397,20 euro

Spese: Istruttoria 600 euro Perizia 300 euro Imp. Sostitutiva 0.25%

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